La “rivoluzione” culturale dell’Appennino passa da Castel del Giudice
Il 5 dicembre, dalle 9:30 nella sala convegni di Borgotufi, il workshop “Biodiverso Culturale”. Talk, tavole rotonde, dibattiti tra esperti del mondo della cultura e della cooperazione e premiazione del contest fotografico “ImmaginARTI, cantieri di (ri)generazione”.
Coinvolgimento sociale, vocazione e sinergia territoriale per promuovere la cooperazione tra enti pubblici e privati delle aree interne dell’Appennino: il 5 dicembre, a partire dalle 9:30 nella sala convegni dell’albergo diffuso Borgotufi, Castel del Giudice è pronto ad accogliere la seconda edizione di “Biodiverso Culturale”. Il workshop metterà a confronto le migliori esperienze culturali per la rigenerazione delle aree interne, rurali e montane, nell’ambito delle attività previste nel progetto di sviluppo dell’area interna molisana “Castel del Giudice Centro di (ri)Generazione dell’Appennino”, con il quale il Comune di Castel del Giudice ha vinto il Bando Borghi. Il progetto, portato avanti dal Comune di Castel del Giudice e dal Centro di Ricerca BIOCULT dell’Università degli Studi del Molise insieme con il Politecnico di Torino, l’Università di Roma e quella de L’Aquila, sta sviluppando una rilevante trasformazione socio-economica e urbanistica accanto a una intensa attività di animazione e creatività attraverso un lavoro culturale volto al pieno coinvolgimento della popolazione locale e dei nuovi abitanti.
I lavori della prima parte del workshop, dopo i saluti istituzionali del sindaco Lino Gentile, del rettore dell’Università degli Studi del Molise e dei rappresentanti della governance regionale, saranno avviati da Emilio Casalini, giornalista e storyteller celebre per il suo programma “Generazione Bellezza”, con una riflessione su narrazione e rigenerazione territoriale. Subito dopo il suo intervento Flavia Barca – da sempre impegnata nei processi di riduzione delle disuguaglianze e di impegno nelle politiche della cultura a livello nazionale – modererà “Aree interne: femminile, plurale”, una intensa tavola rotonda in cui donne, professioniste, studiose una intensa tavola rotonda in cui donne, professioniste, studiose (tra cui le ricercatrici Luciana Petrocelli, Michela Buonvino e Antonella Mancini che stanno portando avanti le iniziative culturali con la comunità di Castel del Giudice contribuendo attivamente al processo di rigenerazione sociale) si confronteranno su un tema ritenuto cruciale per la ripresa e il ‘riabitare’ i luoghi dell’Italia dei piccoli centri: quello dei diritti di genere e più in generale degli squilibri nelle aree interne. Costruire insieme è l’unico rimedio alle disuguaglianze: un concetto fortemente accolto dal Comune di Castel del Giudice che, per portare avanti le attività del progetto “Castel del Giudice Centro di (ri)Generazione dell’Appennino” si è affidato all’Ufficio di Rigenerazione, un gruppo di lavoro tutto al femminile composto da Elisabetta Gizzi, Deborah Marcovecchio e Federica Di Salvo e diretto dall’ing. Rosita Levrieri.
Dopo una breve pausa, alle 14:00 si proseguirà con un intenso pomeriggio di discussione, moderato da Letizia Bindi, coordinatrice delle azioni immateriali del progetto, sulle “economie di rigenerazione culturale” nelle terre dell’osso, al quale parteciperanno studiosi e referenti di eminenti fondazioni, associazioni, enti impegnati nella realizzazione e sviluppo di nuove strategie di sviluppo sostenibile per le regioni rurali e montane e i piccoli centri del Paese.
La serata si concluderà con la premiazione del vincitore o della vincitrice del Contest Fotografico“ImmaginARTI: cantieri di (ri)generazione”, decretato da una commissione presieduta da Fausto Podavini, fotografo di calibro internazionale, e da una serie di esperti di processi di rigenerazione territoriale, che ha visto la partecipazione di decine di candidati con progetti fotografici alla ricerca di significati e letture simboliche e innovative del processo di trasformazione e rinascita di un luogo o di una comunità. Accompagneranno il workshop le fotografie del progetto vincitore del contest e parzialmente del 2° e 3° selezionati e le immagini di #(ri)scatti di paese, la raccolta di fotografie delle persone che vivono o che mantengono rapporti affettivi forti con il paese di Castel del Giudice, dove si sta cercando di ritessere il legame tra comunità e territorio attraverso una articolazione della memoria per immagini. Alcune classi degli istituti scolastici di Agnone e Castel di Sangro seguiranno i lavori del Workshop come parte di un percorso più complessivo sul potenziale culturale, creativo e professionale dei piccoli centri delle aree interne da riabitare, su cui il progetto di Castel del Giudice continuerà a lavorare anche nei prossimi mesi.
Il workshop “Biodiverso Culturale” è aperto al pubblico e potrà essere seguito anche da remoto collegandosi al link: https://meet.google.com/jhs-ninv-ahj