Carmine, il poeta contadino: Accompagno i turisti al passo delle mie asine
Il 28enne passeggia a passo lento e cadenzato per le piazze del paese assieme a residenti e turisti. La sua filosofia di vita: il valore della conoscenza e del rispetto per la storia intima dei luoghi.
Arriva nella piazzetta di Castel del Giudice, in provincia di Isernia, al mattino presto, insieme alle sue asine Rosina e Giulia, accettando volentieri di passeggiare con chiunque voglia essere partecipe e sia disposto a comprendere la sua filosofia di vita. Carmine Valentino Mosesso mostra più dei suoi 28 anni: non tanto per i baffi e la coppola che lo fanno sembrare decisamente più adulto, quanto piuttosto per i modi lenti, cadenzati e la forza serena delle sue parole. Quelle che dice e quelle che scrive. Un giovane uomo laureato in agraria, che alleva i propri animali, coltiva la terra per scelta, plasma formelle di formaggio primo sale, ha dato anche alle stampe anche un libro di liriche intitolato La Terza Geografia pubblicato da Neo Edizioni.
«Quando passi in paese con le asine in un punto che hai sempre visto e frequentato, ti accorgi della presenza di dettagli nuovi - esordisce -, e io mi accorgo di essere dove voglio stare, di essere e volere andare in armonia coi passi degli animali e i ritmi della natura e che è questo il posto in cui porto avanti la battaglia per l’auto sufficienza. In fondo ognuno di noi dovrebbe maturare conoscenza e rispetto per la storia intima dei luoghi in cui si trova e trasmettere questi valori nella forma che gli è più congeniale». Carmine ha scelto la poesia e su e giù per le rughe di Castel del Giudice, accompagnando i viandanti e i turisti del vicino Borgotufi, il progetto di albergo diffuso che sta riscattando l’economia locale, appare come un cantastorie ronzinante.
«Penso che la semplicità sia nulla più che una complessità risolta e che nel paesaggio ci sia la medicina per vivere in armonia con questo mondo moderno e al tempo stesso antico - dice ancora Carmine mentre le asine mangiano l’erba in un’aiuola -. Stiamo anche contribuendo a creare un mulino di comunità in cui coltiveremo 75 qualità di grano, una sorta di campo sperimentale che vedrà coinvolti soggetti del mondo rurale e dell’università, il cui scopo sarà principalmente quello di insegnare ai bambini il valore dell’agricoltura e del lavoro contadino. Qui ad esempio vivono tanti bambini che arrivano dall’Africa grazie ai progetti umanitari. Rappresentano il futuro e vanno aiutati a capire e amare questi luoghi. Intanto hanno appreso il dialetto». E naturalmente hanno imparato anche le poesie di Carmine che adesso deve riprendere la sua strada verso la montagna, insieme alle sue asine che lo seguono felici.